Finale di stagione complicato per Diego Costa. Il centravanti dell’Atletico Madrid rischia di non prendere parte al Mondiale brasiliano, a causa dell’infortunio muscolare che lo ha costretto a chiedere il cambio all’inizio del match decisivo per la Liga contro il Barcellona ed anche nella finale di Champions League persa contro il Real Madrid. A Lisbona non sarebbe dovuto neanche scendere in campo, ma dopo una lunga battaglia con Diego Simeone, era riuscito a convincere il suo allenatore di essere guarito, salvo poi chiedere il cambio già dopo 9 minuti.
Nella settimana che ha preceduto la finale, Diego Costa le ha provate davvero tutte, andando anche a Belgrado per sottoporsi alle terapie non convenzionali della dottoressa serba Marijana Kovacevic, che utilizza un gel ricavato dalla placenta di cavallo per trattare le lesioni muscolari. Ci sarebbe voluto un miracolo per farlo guarire in appena un paio di giorni e questo miracolo non si è verificato.
La sua decisione di scendere in campo a tutti i costi ha fatto anche infuriare lo stesso CT Vicente Del Bosque, intenzionato a costruire attorno a lui la Spagna del Mondiale 2014. Stando al racconto di alcuni giornalisti, Del Bosque il giorno della finale avrebbe anche fatto diverse telefonate per cercare di convincere dirigenti e staff tecnico dei colchoneros a non schierarlo, per evitare di aggravare la situazione.
Del Bosque non sembra aver preso bene la cocciutaggine di Diego Costa, al punto di voler riflettere fino all’ultimo minuto sulla sua convocazione: “Prenderemo la decisione migliore per la squadra: su Diego Costa deciderò solo all’ultimo momento. Non l’ho ancora visto, conosco solo gli esiti degli esami“. La prognosi per guarire definitivamente è di “appena” 15 giorni e quindi, sulla carta, ci sarebbe il tempo per averlo a disposizione già per la prima partita del Mondiale in programma il 13 giugno contro l’Olanda.
In caso di esclusione dalla lista, sarebbero due i giocatori a tornare in lizza per un posto nei 23: Fernando Llorente e Alvaro Negredo. I due, inseriti nella lista dei pre-convocati di Del Bosque, adesso avranno una motivazione in più per mettersi in mostra in questi ultimi giorni di ritiro prima del 2 giugno, quando tutte le federazioni dovranno presentare alla FIFA la lista definitiva dei giocatori convocati.
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